domenica 30 maggio 2021

Parlare alla romana

Molte parole presenti nel romanesco sono ormai entrate a far parte del vocabolario italiano, sia perché è il dialetto parlato nella capitale, sia per la forte influenza che ha avuto nel cinema e nella televisione.
Un elenco:
 
 a scrocco
abbacchio, abbacchiato
abbozzare
accoppare
acquattarsi
atteggiarsi
azzeccarci
bacato
balla (frottola)
battona
bidonare
botto (costo)
bufala
buzzico
caciara
casinaro
chiappare
chiavica
ciccione
coatto
cresta (spesa)
cricca
fratta
grugno
lercio
magnaccia
malloppo
menare (picchiare)
mignotta
pacchia
paraculo
pedalino
pezzo di (insulto)
pomiciare
rincoionirsi
sampietrino
sbafare
sbellicarsi
scarrozzare
schiappa
sciamannato
sfottere
sganassone
smoccolare
sorcio
taroccare
tignoso
trucido
zoccola
 
Carl Heinrich Bloch, In un'osteria romana, 1866


 

domenica 23 maggio 2021

domenica 16 maggio 2021

domenica 9 maggio 2021

Il gomito e il ginocchio

Il nome della città di Ancona, fondata dai greci siracusani, proviene dal greco ankôn, che significa piega, gomito, per via della sua posizione geografica. Anche il latino usò il termine ancōn per indicare la curva del gomito.

Più dibattuta è invece l’origine del nome Genova, anche se un probabile termine dell’antico ligure (giunto poi nel latino Genua), lo si fa derivare dal proto-indoeuropeo *ǵnéwo-, il ginocchio.


 
PROTO-INDOEUROPEO
*ang-/*ank- (piegare)
 
 GRECO
ankúlos: curvo, storto
ankn: piega, gomito
ánkhō: premere ( anchilosi)
ángos: vascello, vaso
 
LATINO
angulus: angolo, area remota ( triangolo, rettangolo…)
ancōn: gomito
unculus: uncino
ungula: unghia, ungulato
ango: premere ( strangolare, angusto, angina, angoscia)
anxius: ansia
 
PROTO-GERMANICO
*angô (gancio, amo) *angli (Angli, inglese)
*hanko (anca) INGLESE ankle (caviglia)
 PROTO-INDOEUROPEO
*gonu- (angolo) *ǵnéwo- (ginocchio)
 
 GRECO
gónu: ginocchio, nodo della pianta
gōnía: angolo ( goniometro, trigonometria, esagono, diagonale)
 
LATINO
genū: ginocchio ( genuflessione)
 
PROTO-GERMANICO
*knewą: ginocchio INGLESE knee (ginocchio)

 

 

domenica 2 maggio 2021

Gli italianismi nel polacco

In ragione della sua complessa e tormentata storia, il polacco ha subito molte influenze dalle lingue europee, non solamente da quelle sue confinanti.

Ha così preso parole dal russo (bumaga, carta, jantar, ambra), dal tedesco (szukać, cercare, żagiel, vela), dal rumeno (maczuga, mazza, filiżanka, tazza), dall’ucraino (czereśnia, ciliegia, kieszeń, tasca), dall’ungherese (szabla, sciabola, szalas, baracca), dal lituano (rojst, palude, znicz, lampada votiva).

E poi da lingue un po’ più lontane, geograficamente e storicamente: dal turco (papuga, pappagallo, haracz, estorsione) allo spagnolo (infankta, principessa, moskit, zanzara), oltre naturalmente a parole greche e latine, francesi e inglesi.

Anche l’italiano ha fatto la sua parte nell’arricchimento del lessico polacco, nei consueti campi dell’architettura, della cucina o della musica. Grande impulso all’importazione di italianismi fu dato dall’arrivo nel XVI secolo a Varsavia di Bona Sforza (consorte del re Sigismondo), dalla personalità perentoria e controversa, che fece conoscere a quei popoli, ad esempio, molti ortaggi italiani.

Vediamo alcuni italianismi presenti nel vocabolario polacco: