domenica 22 dicembre 2019

Rispetto per l’ispettore, dispetto allo spettatore


Il verbo latino spĕcere (osservare, controllare, guardare) ha dato vita a molti verbi in italiano, e da questi a loro volta tanti sostantivi e aggettivi. Vediamone i più importanti:

spĕcere
e i suoi derivati

verbo italiano
sostantivo relativo
aggettivo relativo
SPĔCERE
SPICĔRE
guardare,
osservare,
controllare
spettare
specchiare
speculare
auspicare
da ăvis spĕcere
osservare gli uccelli

spettacolo
spettatore
specchio
speculazione
spettro
auspicio
specie
spezia
frontespizio
da frōns spĕcere
osservare la fronte
spettacolare
speculare
spettrale
spettabile
auspicabile
speciale

EXPECTĀRE
aspettare,
attendere
aspettare
espettare+
aspetto
aspettativa

RESPECTĀRE
guardare
dietro
rispettare
rispetto
rispettoso
rispettivo
PROSPECTĀRE
guardare
avanti
prospettare
prospetto
prospettiva
prospezione
prospettivo
DESPĬCĔRE
guardare,
osservare

dispetto
dispettoso
INSPĬCĔRE
guardare
dentro
ispezionare
ispettore
ispezione
ispettivo
SUSPĬCĔRE
guardare
intensamente
sospettare
sospetto
sospettoso
CONSPĬCĔRE
guardare


cospicuo
CIRCUMSPĬCĔRE
guardare
attorno

circospezione
circospetto
INTROSPĬCĔRE
guardare
dentro

introspezione
introspetto
introspettivo
PERSPĬCĔRE
guardare
attraverso

perspicacia
perspicace

domenica 15 dicembre 2019

Elaboratore, calcolatore, computatore


Elaboratore, calcolatore, computatore… si potrebbe chiamare in tanti modi, il computer. E c’è chi lo fa. Anche se per la maggior parte delle lingue il termine è quello inglese. Ma ci sono eccezioni.
Computer è quindi il termine inglese (lontano discendente, tramite il francese computer, del verbo latino computāre), che ritroviamo ad esempio nel tedesco, nell’olandese, nel danese, nel polacco, nel russo, ma anche nell’arabo (kambyūtar), nel giapponese (konpyūta), nel coreano (keompyuteo), nel tahilandese (khxmphiwtexr̒).
Il portoghese lo chiama computador, cioè una sorta di contatore, mentre nello spagnolo dell’America Latina è computadora, al femminile.
In Spagna invece è l’ordenador, preso dal francese ordinateur, neologismo che oggi sostituisce il precedente calculateur.
Kalkylator era l’antico termine anche in svedese, poi cambiato in datamaskin (macchina dei dati) fino all’attuale dator. In norvegese è rimasto datamaskin, dal cui calco si è formato il finlandese tietokone.
Altro calco dal francese calculateur lo troviamo nel greco ypologistís (υπολογιστή), nel rumeno calculator, nell’ungherese számítógép, letteralmente macchina per calcolare. Stesso significato nel vietnamita máy tính come nel cinese mandarino jìsuànjī.
Il turco bilgisayar significa contatore di informazioni, che è simile al ceco počítač (ancora contatore), mentre in croato il computer è računalo, contatore oppure ragionatore (tra l’altro il računovođa è il ragioniere)

 

domenica 8 dicembre 2019

Il baule delle parole dimenticate/4


PAROLA
SIGNIFICATO
petrosello
prezzemolo
guiderdone
ricompensa, remunerazione
borzacchino 
stivaletto
olfare 
odorare
a balestrucci
in modo storto
disgraziare 
non ringraziare
rangoloso
attento



domenica 1 dicembre 2019

I calcoli del calciatore scalcagnato


Il latino călx, călcis deriva probabilmente dal greco khálix (sasso, pietra) e si riferisce a:

1. calcagno, tallone del piede
da cui, oltre a calcagno, calcare (premere, pigiare), calca, calco, scalcagnato, ricalcare, rotocalco, decalcomania, inculcare, calpestare

2. calcio
da cui, oltre a calcio, calciatore, calcio-balilla, calcinculo, totocalcio, recalcitrante

3. base, sostegno
da cui calcio (del fucile)

4. calce, calcina
da cui, oltre a calce, calcare (chimica), calcestruzzo, calcinaccio, calcio (el. chimico), calcolo (matematica e medicina)

Da călx si forma calceus (calza), da cui anche calzare, calzone, calzino, scalzo, calzolaio, reggicalze, calzoncini, calzettone, incalzare, mezzacalzetta


domenica 24 novembre 2019

A mitad du chemin of our life...

Come suona l'inizio del I canto dell'Inferno dantesco in altre lingue? 


ITALIANO
FRANCESE
Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi ritrovai per una selva oscura,
ché la diritta via era smarrita.
Ahi quanto a dir qual era è cosa dura
esta selva selvaggia e aspra e forte
che nel pensier rinova la paura!
Au milieu du chemin de notre vie
je me retrouvai par une forêt obscure
car la voie droite était perdue.
Ah dire ce qu'elle était est chose dure
cette forêt féroce et âpre et forte
qui ranime la peur dans la pensée !
INGLESE
SPAGNOLO
Midway upon the journey of our life
I found myself within a forest dark,
For the straightforward pathway had been lost.
Ah me! how hard a thing it is to say
What was this forest savage, rough, and stern,
Which in the very thought renews the fear.
A mitad del camino de la vida,
en una selva oscura me encontraba
porque mi ruta había extraviado.
¡Cuán dura cosa es decir cuál era
esta salvaje selva, áspera y fuerte
que me vuelve el temor al pensamiento!
TEDESCO
RUSSO
Es war in unseres Lebensweges Mitte,
Als ich mich fand in einem dunklen Walde;
Denn abgeirrt war ich vom rechten Wege.
Wohl fällt mir schwer, zu schildern diesen Wald,
Der wildverwachsen war und voller Grauen
Und in Erinnrung schon die Furcht erneut:
Путь жизненный пройдя до половины,
Опомнился я вдруг в лесу густом,
Уже с прямой в нем сбившися тропины.
Есть что сказать о диком лесе том:
Как в нем трудна дорога и опасна,
Робеет дух при помысле одном,



domenica 17 novembre 2019

Scodinzolare, piagnucolare, scorrazzare


Dopo i verbi alterati con il suffisso -cchiare e dopo quelli con -llare e -ettare, vediamo oggi quelli in -nzolare:
ballonzolare
gironzolare
penzolare
scodinzolare
quelli in -colare:
gesticolare
giocolare
piagnucolare
rinfocolare
quelli in -zzare:
colorizzare
polverizzare
scopiazzare
scorrazzare
sghignazzare
spiegazzare
tagliuzzare
svolazzare
  

domenica 10 novembre 2019

Un uovo buono, un uomo nuovo...


Il latino, quando è diventato italiano, ha modificato la sillaba accentata contenente una o breve (ŏ) facendola diventare il dittongo uo, da leggersi con la o aperta (uò). Nell’evoluzione del toscano, però, il dittongo viene spesso superato, tornando all’antica ò. Molti termini derivati da parole contenenti il dittongo uo presentano perciò la semplice o (e per questo il dittongo si chiama mobile).

TERMINE LATINO
DITTONGO NELLA
SILLABA ACCENTATA
ESEMPIO DI
TERMINE DERIVATO CON
SILLABA NON ACCENTATA
HŎMO
uomo
omaccione
ŎVO
uovo
ovetto
BŎNUS
buono
bontà
FŎCUS
fuoco
focarello
NŎVO
nuovo
novizia
LŎCUS
luogo
locale
SŎLA
suola
soletta
CŎR
cuore
accorato
FŎRIS
fuori
foraneo
RÔTA
ruota
rotante
SŎNUS
suono
sonorità
SCHŎLA
scuola
scolastico

Ci sono eccezioni, naturalmente: parole derivate che mantengono il dittongo, come infuocato, suonatore, rincuorare, buonumore