domenica 28 febbraio 2021

Cos’hanno in comune un allenatore di baseball, un’auto spagnola e la zucca di Cenerentola?

 

La cittadina di Kocs, in Ungheria, già nel XV secolo era famosa per la fabbrica di carri di legno (kocsi szekér, i carri di Kocs). Fama che arrivò fino alle popolazioni germaniche, che chiamarono kotsche quei carri, quindi alla Francia con il termine francese coche.

Il coche entrò poi nella lingua inglese (coach), nello spagnolo (ancor oggi l’automobile viene chiamata coche) e, tra le altre lingue, anche nell’italiano cocchio.

L’inglese coach col tempo fece riferimento al vagone passeggeri del treno e della diligenza (il titolo originale del celebre western di John Ford Ombre Rosse era appunto Stagecoach).

Il significato di istruttore/trainer designò in seguito il tutor privato che “trasportava” lo studente attraverso gli esami. Da qui il coach si estese nel campo dello sport, indicando l’allenatore che guida l’atleta nella preparazione e nella competizione.