domenica 25 febbraio 2018

Quando non si usa l'articolo



QUANDO NON SI USA MAI  L’ARTICOLO

non si usa davanti ai nomi e ai cognomi:
Laura è tornata dalle vacanze;   vado a chiamare Martini
non si usa come complemento di materia:
un tubo di gomma;   una busta di plastica
non si usa in alcune espressioni:
ho paura che sia troppo tardi;   Lucia fa amicizia con Paolo;   il bambino ha fame!;
devo trovare lavoro;   hai sonno?;   è una reazione senza motivo 
non si usa in alcune espressioni con le preposizioni :
verrò con piacere al tuo matrimonio;   cosa c’è per cena?;   
non ho tempo da perdere;   un abito da sposa;  venire in autobus;   andare di fretta
non si usa in alcuni proverbi e sentenze:
cane che abbaia, non morde;   gallina vecchia fa buon brodo
non si usa in alcuni titoli di libri:
Dizionario della Lingua Italiana;   Atlante Geografico
non si usa nelle scritte sulla porta, sul quadro o sul biglietto da visita:
Direzione Generale;   Pizzeria “da Antonio”;   veduta di Napoli;   Mario Rossi, geologo


 
QUANDO NON SI USA L’ARTICOLO
 
 
QUANDO SI USA L’ARTICOLO
 
non si usa con i nomi di città:
mi piacerebbe andare a Parigi;  
Roma è bella anche d’inverno
si usa nelle eccezioni:
L’Avana; Il Cairo; L’Aia; La Mecca
o quando si parla di un determinato periodo:
la Parigi della Belle Epoque; 
la Firenze del Rinascimento;
la Londra degli anni ‘60
o quando corrisponde a squadre sportive:
il Barcellona gioca contro il Napoli
non si usa nei nomi singolari di stati, regioni, continenti preceduti da in o da di:
Louis abita in Francia; 
il mio amico è nato in Sicilia;
in Africa fa molto caldo;  
la regina d’Inghilterra;
il principe di Danimarca;  
il campione d’Europa
ma si usa con nel e del o negli altri casi:

l’Ucraina è molto grande;
il presidente del Portogallo;
l’imperatore del Giappone;
la capitale della Germania è Berlino; 
gli elefanti vivono nell’Asia meridionale
si può non usare con i nomi di lingue, preceduti dai verbi parlare, studiare, insegnare, scrivere; dopo in o di non si usa mai:
Maria parla bene tedesco (o il tedesco);
io studio francese da tre mesi (o il francese);
c’è un film in inglese;  seguo un corso di giapponese
ma si usa negli altri casi:
il greco è una lingua affascinante;
non capisco l’arabo;  
mi piace molto il finlandese
non si usa negli elenchi:
per questa ricetta: farina 500 g, burro 100g, etc.;
l’acqua è formata da idrogeno e ossigeno
si usa negli altri casi:
ho comprato la farina e il burro al mercato;
l’ossigeno e l’idrogeno formano l’acqua
non si usa nei giorni della settimana, intesi come passato e prossimo:
domenica (scorsa) sono andato a Napoli;
martedì (prossimo) ho una visita dal dottore
non si usa nel caso di una data:
oggi è sabato 12 marzo
si usa quando il giorno è generico:
il sabato vado sempre a ballare; 
il lunedì il bar è chiuso
 
si usa se non c’è il giorno della settimana:
oggi è il 12 marzo
non si usa nei nomi delle stagioni o dei mesi, preceduti da in o di:
in estate vado sempre in vacanza;  
d’agosto non si può sciare
non si usa nei nomi di parentela singolari preceduti da aggettivo possessivo:
mio fratello ritorna stasera;
questa torta l’ha fatta mia zia

si usa quando è al plurale, o alterato o c’è un altro aggettivo:
saluta le tue zie!; 
ho incontrato il mio ex-marito;
la mia nonnina sta bene;  
ho parlato con il mio caro fratello
si può non usare nei nomi di professioni preceduti solo dal verbo essere:
Gianni è ingegnere (o Gianni è un ingegnere);
Marina è infermiera (o Marina è un’infermiera)
non si usa in alcune nomine:
Mario è diventato avvocato; 
Rossi è stato eletto presidente 
si usa in altri casi:
io sono l’infermiera di suo nonno; 
Paolo fa l’avvocato Milano
non si usa quando l’oggetto è generico:
Sandro beve solo tè (e non caffè o vino);
mangio riso (tutti i giorni)
si usa quando non è generico:
Sandro beve solo il(e non mangia la torta);
mangio il riso (con il pesce)
 non si usa quando ci si rivolge a una persona:
signora Maria, come sta?;  
buongiorno, dottore!
 si usa negli altri casi:
ho incontrato la signora Maria;  
il dottore oggi non c’è

martedì 20 febbraio 2018

Il problema, il clima, il diploma


Molte parole di origine greca che terminano in –a sono maschili
il clima
il diaframma
il dogma
il despota
l’ enzima
il dramma
l’ enigma
il profeta
il pachiderma
il dilemma
il panorama
l’ esegeta
l’ amalgama
lo stratagemma
il politeama
il pianeta
il lemma
il comma
il poeta
il gerarca
alcune terminano in sma (-σμα)
il crisma
il cataclisma
il plasma
il prisma
il sofisma
l’ aforisma
il marasma
lo scisma
l’ aneurisma
il miasma
il fantasma
il carisma
alcune terminano in èma (-ημα)
il problema
l’ emblema
il patema
il sistema
il morfema
l’ enfisema
il poema
lo stilema
il diadema
l’ eritema
l’ anatema
il tema
l’ eczema
il fonema
lo schema
il teorema
alcune terminano in oma (-ωμα)
l’ idioma
l’ assioma
il perizoma
il genoma
il diploma
il coma
l’ aroma
l’ automa
alcune terminano in gramma (-γραμμα)
l’ anagramma
il diagramma
il programma
l’ ideogramma
il cardiogramma
l’ organigramma
il telegramma
il fotogramma
molte altre possono essere sia maschili che femminili
il/la protagonista
l’ asceta
l’ ipocrita
l’ acrobata
il/la beota
il/la parassita
l’ atleta
il/la musicista
il/la poliglotta
l’ astronauta
il/la sofista
il/la troglodita