domenica 7 ottobre 2018

Dall’ostracismo al berlusconismo


Il ricorrente suffisso -ismo nacque con il greco. Si formava in genere da verbi terminanti in -ízein: ostracismo (ostrakismós, da ostrakízein, bandire), ellenismo (hellēnismós, da hellēnízein, ellenizzare).

Riprese poi quel suffisso anche il latino (-ismus), in particolare quello ecclesiastico: ascetismo, ecumenismo, esorcismo, proselitismo. Molte lingue europee attinsero dal greco per creare voci dotte, di vocaboli astratti (eufemismo, sincretismo, edonismo, parossismo).

Altre voci in -ismo furono proprie della filosofia, sia di origine greca (scetticismo, estetismo, empirismo) che latina (moralismo). Soprattutto grazie al prestigio della lingua francese si diffusero nuovi termini: antagonismo, formalismo, eclettismo.

Pure la scienza e la medicina attinsero alla matrice linguistica greca: metabolismo, reumatismo, strabismo, rachitismo; ma anche termini più recenti: daltonismo, evoluzionismo. Molti dei caratteri comportamentali e morali sfruttano questo suffisso: fanatismo, ottimismo, altruismo, egoismo.

Ancora grazie al francese si sono imposti termini in svariati campi, dall’arte (futurismo, astrattismo, cubismo, impressionismo), alla politica (socialismo, fascismo, sionismo, peronismo, maoismo), allo sport (ciclismo, podismo, alpinismo).

Hanno suffisso in –ismo alcuni comportamenti sociali (arrivismo, opportunismo, favoritismo, provincialismo) o forme di espressione o di stile (tecnicismo, arcaismo, francesismo, nozionismo), così come molti neologismi, spesso ironici (protagonismo, giovanilismo, cerchiobottismo, presenzialismo).

A volte il suffisso diventa -esimo (cattolicesimo, umanesimo, feudalesimo, protestantesimo).