I
Romani dedicavano ogni giorno della settimana a un diverso pianeta (o per
meglio dire un corpo celeste):
Lunae dies = lunedì ‘giorno della Luna’
Martis dies = martedì ‘giorno di Marte’
Mercuri dies = mercoledì ‘giorno di Mercurio’
Iovis dies = giovedì ‘giorno di Giove’
Veneris dies = venerdì ‘giorno di Venere’
Saturni dies = sabato ‘giorno di Saturno’
Solis dies = domenica
‘giorno del Sole’
Con
la cristianizzazione il giorno dedicato a Saturno venne poi chiamato ‘sabato’ (dall’ebraico
shabat, il ‘giorno del riposo’) e
quello dedicato al Sole ‘domenica’, il giorno del Signore.
Ogni
pianeta si credeva che avesse influenza sugli uomini e sul loro carattere. Rimangono,
nei dizionari della lingua italiana, gli aggettivi relativi a questi corpi
celesti:
lunatico: volubile,
strano
marziale: fiero,
bellicoso
mercuriale: furbo,
vivace
gioviale: cordiale,
sereno
venereo: lascivo,
sensuale
saturnino: malinconico,
immaginoso
solare: gioioso,
splendente