domenica 9 aprile 2023

Portoghesi e Olandesi in Giappone

Primi europei a raggiungere il Giappone già nel XV secolo, i commercianti (ma anche i gesuiti) portoghesi introdussero in quella lingua molte nuove parole, legate in particolare al commercio. Vediamone alcune.

bīdoro (vetro, in portoghese vidro)

birōdo (velluto, veludo)

charumera (caramella, charamela)

farasuko (fiasco, frasco)

kappa (impermeabile, capa)

karusan (calzoni, calçao)

kompeitō (confetto, confeito)

pan (pane, pão)

shabon (sapone, sabão)

tabako (tabacco, tobaco)

Ora vediamo invece dei vocaboli introdotti nella lingua giapponese dagli Olandesi, a partire dal XVII secolo, derivate dagli scambi della Compagnia Olandese delle Indie Orientali. A lungo furono i soli occidentali autorizzati ad accedere nell’Impero del Sol Levante.

arukōru (alcol, in olandese alcohol)

asubesuto (amianto, asbest)

bīru (birra, bier)

dansu (danza, dans)

garasu (vetro, glas)

hamu (prosciutto, ham)

hokku (gancio, hoek)

konpasu (bussola, kompas)

pisutoru (pistola, pistool)

saten (raso, satijn)