Ugo Baldassarre |
Il termine bicicletta deriva dal francese bicyclette, nato alla metà del XVIII secolo. Dal francese è entrato poi nell’inglese (bicycle), nello spagnolo, nel portoghese e nel rumeno (bicicleta), nel turco (bisiklet), nel serbo-croato (bicikl), nel danese e nello svedese (cykel), nel norvegese (sykkel).
Àlvaro Reja |
Il francese ha abbandonato subito bicyclette per vélocipède, che descrive l’azione del piede nel dare movimento al veicolo, prima dell’uso dei pedali. È anche la prima voce entrata nell’italiano. Anche in russo e in ucraino la chiamano velosiped (велосипед). Il greco podílato (ποδήλατο) è un calco dal francese.
Hermann Landschoff |
Il tedesco la bicicletta è la "ruota da viaggio" (Fahrrad), così come in ceco (jízdní kolo), in finlandese è "ruota a pedali" (polkupyörä), in ungherese semplicemente "due ruote" (kerékpár). Il polacco le ha dato nome dalla parola inglese rover, vagabondare (rower). Più misterioso il termine olandese fiets, che potrebbe venire dal verbo fietsen (muoversi rapidamente) o dal francese vite, veloce.
Sean Mahan |
Fuori dall’Europa la bicicletta è il "veicolo per procedere gradualmente" in arabo (دَرَّاجَة , darrāja), "il veicolo per muoversi autonomamente" in cinese mandarino (自行车, zìxíngchē) o "il veicolo autorotolante" in giapponese (自転車, jitensha) e in coreano (자전거, jajeon-geo).
Aldo Tonti |
Sia la parola bicicletta che velocipede derivano dal latino (bis + cyclus; velox + pes).
Lorrie McFaul |