La coccinella
è uno dei pochi insetti che nell’immaginario collettivo induce un atteggiamento
di simpatia; la credenza popolare dice anzi che porti fortuna o che sia
collegata a Maria, e questo in molte culture europee.
La parola coccinella
(che Linneo chiamò Coccinella
septempunctata), è presa
dal latino volgare, a sua volta dal classico coccinus, cioè scarlatto, dal colore prodotto dalle ali della cocciniglia, che gli arabi chiamavano kermes (da cui il nostro alchermes, ma
anche il tipo di colore detto cremisi,
poi entrato come crimson in inglese).
Coccinus ma anche coccus venivano dal greco kokkos (chicco, seme), che la medicina
nel XIX secolo ha usato per definire un tipo di batterio a forma sferica, come
ad esempio streptococco o stafilococco.
Il francese coccinelle ha un termine alternativo in bête à bon Dieu (“l’animaletto del buon Dio”), così come la chiamano
pure nei Paesi Bassi: lieveheersbeestje.
Il riferimento alla religione è evidente nel tedesco Marienkäfer, cioè “l’insetto di Maria”, nato nel Medio Evo
quando si credeva che la coccinella fosse mandata dalla Vergine a protezione dei
raccolti, ma anche per il colore rosso tipico del suo mantello nei primi
dipinti cristiani.
L’insetto caro a Maria è presente nel serbo-croato bubamara, nello spagnolo mariquita,
nell’islandese maríubjalla (“la campanella
di Maria”), così come nell’inglese ladybird,
dove la lady è naturalmente Maria. (Per
gli americani però è ladybug.)
Anche in molte zone del centro Italia
la chiamano mariola, mentre al nord
anche maria vola.
In ungherese la coccinella è la katicabogár, l’insetto di santa Caterina, mentre in portoghese è la
joaninha, vale a dire di san
Giovanni. In finlandese
è la leppäkerttu (più o meno “Gertrude
sull’albero dell’ontano”), in svedese la nyckelpiga,
cioè la “fanciulla della chiave”, probabilmente del paradiso.
In Grecia la chiamano paschálitsa, in riferimento alla Pasqua, e la bella stagione sta
anche nei nomi ceco (slunéčko) e ucraino (sónečko):
l’insetto del sole.
Per i turchi è un animale beneaugurante, l’uğur böceği, l’insetto della fortuna;
per i rumeni la buburuză, cioè il
chicco, il fagiolino.
Infine la coccinella russa: bozhya korovka, la “piccola mucca di Dio”, per via
dei punti neri che ricordano il pezzato dei bovini.
Coccinella è anche il nome delle piccole dei
boy-scout. Ladybug è anche un personaggio d’animazione molto popolare tra i teenager.